Sono nato e cresciuto con il pallone tra i piedi e nella testa e fino a 18 anni mi sono addormentato con il mio preferito sotto le coperte. Ogni momento libero della mia crescita è stato dedicato a lui, compagno di allenamenti da quando avevo 6 anni e tutt’ora chiodo fisso.
Sono cresciuto nella storica Voluntas Brescia per poi completare il mio percorso nel settore giovanile del Brescia Calcio. Diventato “grande” ho fatto esperienze professionali con squadre importanti come il Sopron, che militava nel massimo campionato ungherese, con Dario Bonetti come allenatore e Beppe Signori come capitano. Precedentemente mi sono allenato con giocatori del calibro di Joseph Guardiola e Roberto Baggio. Esperienze successive in Lega Pro e Serie B.
Sono convinto che ognuno abbia qualità personali e particolari predisposizioni e anche se il calcio è in continuo cambiamento, ci sono elementi imprescindibili: la tecnica è uno di questi. La coordinazione, il gesto e l’intelligenza calcistica vanno allenati, migliorati e perfezionati.
Ritengo che ogni giocatore debba dedicare più tempo al perfezionamento tecnico personale, per poter poi mettere tali abilità a disposizione del collettivo. È importante nel giocatore formato, fondamentale nel giocatore che sta crescendo, imprescindibile in quella fascia d’età dove la scoperta e il consolidamento dei vari gesti formano i prerequisiti necessari per una crescita significativa.
Requisiti necessari? Umiltà, rispetto, pazienza, coraggio e passione sono le basi per iniziare un cammino significativo.
Che la partita abbia inizio!